Vendere casa è una decisione importante alla quale si può giungere per varie motivazioni: se è una casa in cui si è vissuto per tanti anni si può sentire il desiderio di cambiarla, magari perché si necessita di una casa con una metratura differente o collocata in una zona migliore, oppure perché si sta mettendo su famiglia e si deve mettere in vendita la casa in cui si viveva da soli. Se invece la vendita è per motivi di investimento o perché magari si è ereditato un immobile e si vuole darlo via, allora si tratterà di una vendita di tipo differente, non tanto nella modalità quanto nella finalità.
Anche le tempistiche saranno naturalmente diverse, a seconda se la vendita dell’immobile venga portata avanti tra privati ed in modo autonomo oppure tramite il lavoro di un’agenzia immobiliare che, solitamente permette di accorciare le tempistiche. Le esigenze del venditore poi dipendono anche dal tipo di rendita che ne vuole ricavare: un conto è vendere casa per comprarne un’altra e dunque si ha esigenza immediata di liquidità, un conto è vendere per investimento e magari non avere troppa fretta di trovare un acquirente a tutti i costi.
Qualunque sia la motivazione però, vendere un immobile comporta dei costi derivanti da tasse e spese varie da dover sostenere e dunque è lecito chiedersi quanto costi vendere casa nel 2020, visto che questi stessi costi variano nel tempo.
Scopriamolo insieme nei prossimi paragrafi.
Quali sono i costi da sostenere quando si vende casa
Uno degli elementi determinanti quando si vende casa è naturalmente il prezzo al quale si propone la vendita del proprio immobile. Questo prezzo dovrebbe tenere conto anche delle spese che bisognerà sostenere, ecco perché è importante sapere in anticipo quanto costa vendere una casa nel 2020, facendo riferimento agli attuali prezzi di mercato.
Innanzitutto, per semplificare, possiamo dire che le spese da sostenere possono riguardare la parte amministrativa della vendita, quindi comprensiva di tutte le tasse e i costi relativi alla documentazione necessaria per la vendita e alla sua produzione, e la parte estetica che invece ha a che fare con eventuali lavori di ristrutturazione, anche basilari, da mettere in campo per rendere l’immobile più appetibile e dunque stabilire un buon prezzo di vendita.
Partiamo però proprio dalle spese indispensabili, ovvero quelle riguardanti la parte amministrativa. Per vendere casa innanzitutto è importante preparare – o far preparare – tutta la documentazione relativa alla proprietà stessa: la presenza o meno di un mutuo o la sua estinzione, l’accertamento tecnico ed eventuali sanatorie, la cancellazione di possibili ipoteche, la perizia dell’immobile per determinarne il valore e dunque il possibile prezzo di vendita, la trascrizione di eredità se l’immobile è stato ereditato. Ognuna di queste voci dev’essere supportata dalla relativa documentazione che, nella maggior parte dei casi, dovrà essere prodotta dal notaio e dal perito o dal consulente che sta seguendo la pratica. Questi professionisti ovviamente avranno un costo da corrispondere per il servizio offerto che bisogna tenere in considerazione quando ci si chiede quanto costa vendere casa e che dipende dai vari professionisti. Non esiste un tariffario unico naturalmente, ogni professionista applicherà i suoi prezzi, per cui in questo caso è consigliabile chiedere informazioni ed eventuali preventivi prima di affidare il lavoro in modo da tenere sotto controllo il proprio budget di spesa.
E’ essenziale anche contattare un professionista, che sia un Geometra, Architetto o un tecnico abilitato per controllare la conformità urbanistica e catastale dell’immobile da mettere in vendita e questo potrebbe venire a costare non meno di 500 euro. Quanto costa dunque vendere casa nel 2020? Non è semplice definire un costo unitario anche perché entrano in gioco parecchie variabili: se infatti dal controllo emergono delle irregolarità, bisognerà aggiungere anche il costo della sanatoria edilizia e dell’aggiornamento della planimetria catastale.
A questi costi occorre poi andare a sommare i costi del notaio, non tanto se si vende una casa di proprietà, perché in quel caso le spese del notaio sono a carico del compratore, quando se si tratta di una casa ereditata: in quel caso bisogna trascrivere l’accettazione tacita dell’eredità che viene a costare circa 400 euro per ogni co-erede.
Infine bisogna ricordare, quando ci si chiede quanto costa vendere casa nel 2020, che a carico del venditore restano le tasse sulla plusvalenza che vengono applicate sulla differenza tra il costo di acquisto dell’immobile e l’utile ricavato dalla vendita, ma solo se la vendita avviene entro 5 anni dalla data di acquisto.
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Vendere casa ad un buon prezzo: ecco perché affidarsi all’agenzia
E’ dunque abbastanza chiaro che vendere casa non è una faccenda semplicissima, soprattutto se si intende vendere un immobile ereditato: i costi da sostenere tra documentazione tecnica e il resto rischia di lievitare se non si è pratici di vendite immobiliari e in più, se si fa da soli, si rischia anche di non riuscire a vendere ad un buon prezzo.
Ecco allora che quando ci si chiede quanto costa vendere casa nel 2020 bisognerebbe considerare anche un costo aggiuntivo che è quello dell’agenzia immobiliare alla quale affidarsi per la vendita. Questo non andrebbe visto come un costo in più, ma anzi come un’opportunità per poter alleggerire il carico di lavoro e di responsabilità sul venditore, accorciando i tempi della vendita e riuscendo a spuntare anche un prezzo più vantaggioso.
L’agenzia infatti sa come trovare tutta la documentazione necessaria e come sollevare il venditore da una serie di beghe burocratiche dal quale uscirebbe sfinito.
Agevolazioni 2020 per chi vende casa
Dunque quanto costa vendere casa nel 2020? Dipende da molti fattori, ma occorre tenere in considerazione anche il fatto che sono state messe in campo proprio recentemente molte agevolazioni per chi vuole vendere un immobile.
Come accennato, chi vende casa entro 5 anni dall’acquisto dovrà pagare una tassa sulla plusvalenza generata. Questo reddito viene inserito nella dichiarazione dei redditi annuali e tassata in modo ordinario, ma c’è un’alternativa vantaggiosa per tutti i venditori di immobili: l’alternativa è l’imposta sostitutiva che è stata portata dal 20% al 26% e che risulta dunque essere più conveniente. Per usufruire di questa agevolazione il venditore deve andare dal notaio e farsi preparare una dichiarazione apposita durante la stipula dell’atto di vendita.
Inoltre, ci sono altre agevolazioni che fanno abbassare il costo della vendita di una casa nel 2020 e si tratta delle tasse che vengono azzerate nel caso in cui l’immobile che si intende mettere in vendita derivi da una successione o da usucapione, provenga da una donazione o se, durante il periodo compreso tra l’acquisto e la vendita, l’immobile è stato abitato dal proprietario o da suoi parenti.
Dunque non esiste una risposta univoca alla domanda quanto costa vendere casa nel 2020, ma è possibile ottenere una stima preventiva contattando l’agenzia immobiliare di fiducia e chiedendo loro di preparare un preventivo di spesa.