Molte persone, nel corso della loro vita, si sono ritrovate prima o poi nella condizione di dover vendere casa. Alcune lo hanno fatto per motivi personali e familiari, altri per motivi di lavoro che li hanno portati a trasferirsi e dunque a vendere il proprio immobile, altri invece si sono ritrovati a dover vendere una casa ereditata da parenti non più in vita.
Ogni vendita richiede dunque un’analisi accurata, soprattutto per quanto riguarda le modalità di vendita, il cliente tipo al quale rivolgersi e, soprattutto, relativamente alla documentazione necessaria. Ogni immobile infatti, per poter essere venduto, necessita di tutta una serie di documenti e certificati che occorre presentare in sede di vendita per non avere brutte sorprese. Ancor di più occorre presentare una specifica documentazione per vendere una casa ereditata.
Se in una vendita classica si richiede una documentazione piuttosto corposa che comprende i documenti relativi all’immobile, l’attestato di prestazione energetica, la visura e la planimetria catastale, il certificato di agibilità e molto altro ancora, per la vendita di una casa ereditata la documentazione va integrata con alcuni specifici documenti.
Naturalmente non tutti coloro che intendono vendere una casa ereditata conoscono la documentazione necessaria per poter avviare il processo di vendita stesso, ecco perché è indispensabile in questi casi farsi affiancare da un’agenzia immobiliare seria e affidabile che sappia guidare il venditore in questa giungla burocratica, permettendogli di finalizzare la vendita senza brutte sorprese e senza stress.
Cosa vuol dire vendere una casa ereditata
Cosa vuol dire vendere una casa ereditata e cosa cambia rispetto ad una vendita classica? Innanzitutto è bene ricordare che quando si entra in possesso di un immobile tramite successione, dunque ereditato, e si propende per la sua vendita, c’è una specifica documentazione che bisogna fornire, delle tasse da pagare e anche dei precisi requisiti burocratici da rispettare.
Chi eredita una casa ne diviene a tutti gli effetti il proprietario, a meno che non decida di rifiutare l’eredità, nel qual caso dovrà seguire un iter legale ben preciso per declinare la ricezione dell’eredità stessa. L’eredità che viene accettata però richiede la sottoscrizione di due atti fondamentali: la dichiarazione di successione e l’accettazione dell’eredità vera e propria. Mentre il primo documento viene inviato dall’erede direttamente all’Agenzia delle Entrate o può essere preparato da un Caf, il secondo documento spesso viene tralasciato e l’accettazione dell’eredità diviene tacita. Tuttavia è proprio questo uno dei documenti necessari da presentare in sede di vendita, per cui sarebbe sempre meglio – soprattutto se si ha in progetto di vendere l’immobile ereditato – di sottoscriverlo subito per risparmiare poi un ulteriore passaggio dal notaio in caso di vendita.
Ecco allora che la documentazione per vendere una casa ereditata va a comporsi proprio grazie a questi passaggi. Ma quali sono i documenti necessari per vendere una casa ereditata? Scopriamolo insieme nel prossimo paragrafo.
Quali documenti servono per vendere una casa ereditata
La documentazione per vendere una casa ereditata si compone di una serie di documenti che sono pressoché gli stessi necessari per una vendita “classica” con in più l’aggiunta di alcuni specifici documenti. Vediamoli uno per uno.
Partiamo dai dati anagrafici del venditore che dovrà presentare la propria carta d’identità in corso di validità e il codice fiscale, ma anche il certificato di stato civile e l’eventuale regime patrimoniale. A questi documenti personali si aggiunge la visura camerale nel caso in cui il venditore sia una società, altrimenti bastano l’atto di provenienza dell’immobile, dunque l’atto notarile di donazione o la dichiarazione di successione in questo caso.
Tra la documentazione da presentare per vendere una casa ereditata si trova poi la visura catastale, la planimetria catastale, il titolo edificatorio abilitativo (dunque la licenza edilizia o simili) con certificati di eventuali condoni o concessioni edilizi e permessi a costruire, certificato di agibilità e abitabilità, necessari per garantire le condizioni di sicurezza e igiene dell’immobile, eventuale regolamento di condominio se la casa ereditata si trova in condominio e relativa dichiarazione dell’amministratore per attestare che non vi sono spese condominiale non pagate al momento della vendita che andrebbero a ricadere sull’acquirente e la dichiarazione di eventuali permessi alla realizzazione di lavori condominiali.
A questa documentazione per vendere una casa ereditata occorre aggiungere le certificazioni di conformità degli impianti e una copia del contratto del mutuo se la casa ereditata ne aveva uno in corso.
Infine i documenti fondamentali per vendere una casa ereditata: la dichiarazione di successione e la trascrizione dell’accettazione dell’eredità, che può essere realizzata anche in fase di rogito, il certificato di morte del defunto dal quale si è ereditato il bene immobile e l’atto di successione. Senza questi documenti, la casa non può essere venduta.
Le tasse da pagare per vendere una casa ereditata
Oltre alla documentazione necessaria per vendere una casa ereditata, occorre sapere che ci sono specifiche tasse da pagare. In particolare l’immobile la cui proprietà viene trasmessa ad un’altra persona a mezzo eredità, è sottoposta alla cosiddetta tassa di successione. Questa tassa è dovuta all’agenzia delle entrate nella misura del 4% fino all’8% a seconda del grado di parentela che lega il nuovo proprietario a chi è scomparso lasciandogli l’immobile in eredità.
Solitamente la tassazione è di:
- 4% sul valore catastale dell’immobile con franchigia pari a 1.000.000€ per figli e coniuge
- 6% sul valore catastale con franchigia pari a 100.000€ per fratelli e sorelle
- 6% sul valore catastale, senza franchigia, per nipoti, zii, cugini di primo grado, cognati e suoceri.
- 8%, senza franchigia, per tutti gli altri soggetti tra cui la persona convivente.
Oltre a queste spese occorre aggiungere nella documentazione per vendere una casa ereditata anche due tasse che si pagano anche nelle normali compravendite, ovvero l’imposta ipotecaria corrispondente al 2% del valore dell’immobile e l’imposta catastale corrispondente all’1%.
In compenso, a differenza di quanto accade con una classica casa messa in vendita, se la casa ereditata viene messa in vendita prima dei 5 anni dall’eredità, non viene applicata la tassa sulla plusvalenza, dunque la tassa che si applica solitamente sulla differenza tra il costo d’acquisto dell’immobile e quello relativo alla sua vendita.
Perché rivolgersi ad un’agenzia per vendere una casa ereditata
È dunque chiaro che la documentazione per vendere una casa ereditata è piuttosto corposa e che la mancanza di uno dei documenti necessari rischia di vanificare le intenzioni del venditore. Per questo è fondamentale rivolgersi ad un’agenzia esperta che sappia condurre il venditore attraverso tutti gli step necessari, mettendolo al riparo da mancanze o inadempienze, facendogli risparmiare tempo e velocizzando in tutta sicurezza l’atto di vendita della casa ereditata.